Tabata Training: il circuito di allenamento che promette in soli 4 minuti di:
- consumare una quantità calorie/ora leggermente superiore a quella sprigionata dall’ordigno nucleare che ha raso al suolo Hiroshima nel ’45
- creare una così intensa combustione di grassi corporei che non è raro assistere all’incenerimento dell’atleta stesso
- aumentare di qualche mm la lunghezza del pene (cosa di quasi esclusivo interesse della compagine maschile!)
Torno serio!
Che cosa è davvero il Tabata Training e come stanno le cose in realtà?
Visto che sto parlando di allenamento ad intervalli ad alta intensità, faccio una premessa: progetto circuiti di allenamento dal 1996.
Ho iniziato a studiare ed usare questo metodo di allenamento ben oltre 25 anni fa, quando ancora molti degli espertoni di oggi erano ancora alle prese con pannolone e ciuccio o quasi.
Ho raggiunto traguardi che per molti di loro sono inarrivabili (puoi leggere qui a cosa mi riferisco >> Chi sono? <<), quindi posso dirti che so di cosa sto parlando, quasi sicuramente più di tuo cuggino.
Scusa l’autocelebrazione e torniamo al Tabata Training!
Si tratta di una variante estrema del High Intensity Interval Training, metodo di allenamento che prevede l’alternanza di momenti di vigorosa intensità intervallati a momenti di riposo.
L’obiettivo?
Creare una intensa stimolazione dei sistemi energetici così da garantire, con un minor impegno di tempo, un miglioramento della prestazione tale da essere paragonabile, se non superiore, alla tradizionale attività aerobica a moderata intensità e frequenza cardiaca costante.
Davvero è così?
Si. Le ricerche effettuate fino ad oggi negli ultimi decenni confermano che si tratta davvero di un metodo efficace e non di fuffa.
Che possa essere superiore all’allenamento continuo a frequenza cardiaca costante è ancora tutto da provare e per ora la sua superiorità rimane più marketing che scienza.
Il fatto che io adori questo tipo di allenamento, conta pochissimo.
Perché tutto ciò che non si può dimostrare con i numeri è non è scienza ma un’opinione.
Ma arriviamo al Tabata Training, concepito nel 1996, nel corso di una ricerca scientifica condotta presso il National Institute of Fitness and Sports di Tokyo, dal dr. Izumi Tabata e il suo team.
Questa variante del High Intensity Interval Training è di fatto un applicazione esasperata del metodo e prevede 20 secondi di prestazione ultra-intensa, alternata ad un periodo di riposo di 10 secondi, in un ciclo consecutivo ripetuto più volte, la cui durata raggiunge i 4 minuti (7-8 cicli).
I risultati furono eclatanti, tanto da spingere i ricercatori a dichiarare:
l’incremento del 14% del VO2max*, in sole sei settimane, è uno dei più alti valori mai registrati nella scienza dell’esercizio fisico
* volume massimo di ossigeno che un essere umano può consumare nell’unità di tempo
Fantastico! L’inghippo?
Perché c’è quasi sempre un inghippo quando le cose promettono miracoli senza troppo farsi il culo.
Che nei 20 secondi di prestazione super-intensa si devono raggiungere intensità sovra-massimali.
Tradotto – facendola facile-facile -: perché il metodo funzioni è fondamentale portare respirazione e battiti del cuore oltre il limite. Non AL limite! Proprio OLTRE al limite.
Ci stiamo capendo? Si?
Provo a renderti l’idea: non basta che fai fatica. Tanta fatica. Molta fatica. Super fatica. Devi proprio andare fuori-giri perché il metodo funzioni.
Ne conseguono tante considerazioni. Tra le più importanti queste:
- è impossibile raggiungere tali intensità se non sei un atleta d’elite con un condizionamento cardio-metabolico pazzesco.
- è impossibile raggiungere tali intensità con esercizi Fitness che si praticano nelle palestre. Quindi al lato pratico è praticamente possibile solo su un cicloergometro*.
* un dispositivo simile a una cyclette, utilizzato per misurare con precisione la potenza erogata durante l’esercizio fisico, spesso impiegato in ambito medico e sportivo per valutare le prestazioni cardiovascolari e muscolari.
Per cui, in linea di principio, se non sei un atleta d’elite e non sei seduto su un cicloergometro non stai facendo un Tabata.
Al di là di disquisizioni tecniche, in questo Blog dovremmo farci una sola domanda: è il caso di sceglierlo per il tuo programma di allenamento per dimagrire?
Considerato quanto scritto sopra la risposta vien da sè.
Ma posso andare oltre citando una rewiew del 2019 pubblicata sul The Journal of Physiological Sciences che afferma che i risultati ottenuti dal Tabata Training sono paragonabili a quelli forniti dall’allenamento aerobico e anaerobico convenzionale, inclusi altri tipi di High Intensity Interval Training.
Trai le tue conclusioni e scegli consapevolmente.
Tutto quanto scritto ha il solo scopo di fare un po’ di chiarezza sul Tabata. Quello vero! Quello concepito dai ricercatori del National Institute of Fitness and Sports di Tokyo.
In più, l’ambizione di contribuire al benessere del dr. Izumi Tabata che ogni volta che vede pubblicato su YouTube un Tabata a base di Sit Up e Glute Bridge – per fare uno tra i tanti esempi – lamenta spasmi intestinali dolorosissimi e nausea per giorni.
Se hai dubbi su come applicare correttamente questo o altri metodi di allenamento, potrebbe essere il momento di confrontarti con qualcuno che sappia guidarti nella giusta direzione.
Hold Hard!
Ps: se pensi che fare Tabata con Sit Up e Glute Bridge ti porterà risultati miracolosi, mi spiace deluderti. Vuoi scoprire come allenarti nel modo giusto? Iscriviti al Blog con un clic proprio qui >> Si, desidero iscrivermi al Blog << e resta aggiornato/a su tutto quello che davvero funziona!
Il succo del discorso:
- Il Tabata non è per tutti: si tratta di un metodo estremo che richiede intensità sovra-massimali. Se non sei un atleta d’élite, non è il tuo allenamento.
- 20 secondi al massimo, non al limite: il Tabata funziona solo se spingi oltre il massimo. Fatica normale? Non basta.
- Non tutto ciò che brucia grassi è Tabata: se fai Sit Up o Glute Bridge, non stai facendo vero Tabata. È solo marketing mascherato.
- Allenati con consapevolezza: Tabata è solo uno strumento tra tanti. Scegli ciò che funziona davvero per i tuoi obiettivi, non seguire le mode.
Questo articolo è frutto di numerosi anni di ricerche e sperimentazioni, non intende sostituirsi al parere medico o allo specialista di fiducia. L’autore consiglia, come elementare regola di prudenza, di effettuare tutta una serie di esami clinici, sul effettivo stato di salute generale ed in particolare quello cardiaco, prima di intraprendere qualsiasi programma di alimentazione, di allenamento o di integrazione. Chi sta assumendo farmaci, regolarmente prescritti, non modifichi il suo regime alimentare prima di aver consultato il medico che ha effettuato la prescrizione. Qualora il lettore volesse utilizzare le indicazioni dell’articolo dovrà consultarsi e lavorare sotto controllo di uno specialista.
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