Se solo ti potessi allenare di più!
…non cambierebbe una cippa! Rimarresti, più o meno, come sei ora.
Ok, ok. Ti chiedo un attimo della tua attenzione per darmi la possibilità di contestualizzare la mia affermazione acchiappa-clic e soprattutto per fornirti degli spunti su cui ragionare.
Inizio con il raccontarti di questo curioso esperimento.
I gemelli Hugo e Ross Turner, nati il 22 ottobre 1988, meglio conosciuti come The Turner Twins, avventurieri britannici famosi per le loro spedizioni pionieristiche si sono domandati se allenarsi di più avrebbe garantito loro migliori risultati.
Così, hanno deciso di condurre un bizzarro esperimento: per 3 mesi uno dei due (Ross) si è allenato il doppio dell’altro, mantenendo la stessa frequenza allenante (3 allenamenti a settimana), lo stesso programma di allenamento e, manco a dirlo, la stessa dieta.
In breve: uno dei due ha raddoppiato la durata dell’allenamento, facendo di più, ma non diversamente.
Premesso che l’esperimento, pubblicato sul Journal of Physiology, è stato condotto da ricercatori universitari e non dal cuggino di Hugo e Ross in cantina, il risultato, per certi versi, è stato inatteso: raddoppiare i tempi di allenamento NON ha portato vantaggi.
Dopo 3 mesi infatti, i parametri che erano stati analizzati prima di iniziare l’esperimento dagli scienziati della The University of Western Australia erano migliorati, ma nella stessa misura per entrambe i gemelli.
Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta posso affermare che analizzando i dati è migliorato di più quello che si è allenato di meno!
Insomma, il fratello che si è allenato di più ha solo perso del tempo.
Attenzione: questo singolare esperimento ha dei limiti, come ad esempio il numero ultra-ridotto del campione analizzato, ma ci rivela una scottante verità: più che la durata dell’allenamento i fattori vincenti sono altri.
Quindi detto in modo sempliciotto: se prendi il tuo allenamento è lo fai per più tempo c’è la concreta possibilità che non perderai più ciccia, ma solo tempo.
Questo per parlar di dimagrimento. Ma vale in generale.
Ti posso assicurare che la mia esperienza professionale con atleti a livello mondiale conferma sul campo la conclusione dell’esperimento dei Turner.
Ora, sia chiaro, lo scrivo per tutti gli analfabeti funzionali che leggono i miei articoli e non capiscono ciò che scrivo: non sto sostenendo che allenarsi 120 ore al mese abbia la stessa risposta allenante che allenarsi 12, ma solo che aumentare relativamente la durata dell’allenamento può rivelarsi un’inutile fatica.
E’ questo quello che ti deve interessare e su cui dovresti riflettere.
Scrivo questo perché quando le persone dichiarano l’intenzione di volersi allenare di più per ottenere più risultati, nella loro testa l’aumento corrisponde a sessioni di allenamento un po’ più prolungate o, al massimo, 1-2 in più e non certo arrivare a 4-5 ore al giorno per 6-7 giorni a settimana!
Questo studio porta gli scienziati a ragionare su diverse questioni, non da ultima quella dell’influenza genetica nell’allenamento, che potrebbe non avere un ruolo così determinante come si pensa, come la durata dell’allenamento che potrebbe non essere così decisiva come molti credono.
Sulle conclusioni di questo esperimento e su altri studi pubblicati, che confermano sostanzialmente i risultati raggiunti dagli studiosi australiani, dovresti fare delle riflessioni:
- ogni volta che il fuffa-guru in palestra afferma che non stai dimagrendo perché ti stai allenando poco, ribaltando su di te la colpa del suo immondizia-allenamento.
- ogni volta che pensi che se ti potessi allenare di più riusciresti a sbloccare quella situazione che da tempo non ti permette di vedere la lancetta della bilancia ricominciare a scendere.
Ecco il senso di questo articolo: sostenere che non è la durata del tuo allenamento ad essere determinante per raggiungere il tuo traguardo (almeno entro certi limiti), ma il metodo con cui ti alleni.
Voglio andare oltre.
Se allenarti di più potesse avere un effetto paradosso? E cioè, fosse addirittura controproducente? Quindi essere un freno al tuo percorso di dimagrimento.
Questo è un argomento complesso che ha meritato un articolo tutto suo che vanta a tutt’oggi centinaia di letture e che puoi leggere su questo Blog qui >> Ecco un buon modo per NON dimagrire: allenarsi (troppo) <<
Questo articolo, insieme a questo che stai leggendo, ti aiuterà liberarti da fuffa-convenzioni che ti tengono lontano dal successo che merita il tuo impegno.
Fai tesoro di queste informazioni e usale in modo strategico. E se senti che le cose non stanno funzionando, potrebbe essere il momento di cambiare approccio. A volte, un supporto esperto può aiutarti a trovare la via giusta per raggiungere i tuoi obiettivi senza sprecare tempo.
Hold Hard!
Ps: altri articoli sull’argomento che spazzeranno via le convinzioni errate che hai sull’allenamento per dimagrire sono in cantiere. Non perderteli! Iscriviti al Blog con un clic proprio qui >> Si, desidero iscrivermi al Blog <<
Il succo del discorso:
- Allenarsi di più non significa dimagrire di più: raddoppiare i tempi di allenamento non garantisce migliori risultati. Spesso, è solo una perdita di tempo.
- È il metodo, non la durata: allungare le sessioni di allenamento senza un cambio di strategia è inutile. Il metodo conta più del tempo che dedichi.
- Allenarsi troppo può rallentarti: aumentare la durata degli allenamenti potrebbe addirittura essere controproducente, ostacolando il dimagrimento.
- Cambia tattica, non solo il tempo: se non vedi progressi, non è questione di aumentare ore di fatica. Cambia approccio e ottimizza i tuoi sforzi per ottenere risultati veri.
Questo articolo è frutto di numerosi anni di ricerche e sperimentazioni, non intende sostituirsi al parere medico o allo specialista di fiducia. L’autore consiglia, come elementare regola di prudenza, di effettuare tutta una serie di esami clinici, sul effettivo stato di salute generale ed in particolare quello cardiaco, prima di intraprendere qualsiasi programma di alimentazione, di allenamento o di integrazione. Chi sta assumendo farmaci, regolarmente prescritti, non modifichi il suo regime alimentare prima di aver consultato il medico che ha effettuato la prescrizione. Qualora il lettore volesse utilizzare le indicazioni dell’articolo dovrà consultarsi e lavorare sotto controllo di uno specialista.
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